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Rischio incendio: strategie per la valutazione e prevenzione


rischio incendio

Il rischio incendio rappresenta una delle principali preoccupazioni per la sicurezza nei luoghi di lavoro. La sua gestione efficace non solo è un requisito normativo ma è essenziale per proteggere persone, beni e continuità operativa. In questo articolo, esploreremo come valutare e gestire il rischio incendio, delineando strategie e misure preventive basate su standard e ricerche nel campo della sicurezza.


Indice

  1. Introduzione al Rischio Incendio

  2. Il rischio incendio all'interno del DVR

  3. Principali Sorgenti di Accensione

  4. Misure Preventive  

  5. Come effettuare la valutazione del rischio incendio?

  6. Misure di protezione nei luoghi di lavoro

  7. Formazione del personale

  8. Conclusioni


Introduzione al Rischio Incendio

Il rischio incendio è definito come la probabilità che un incendio si verifichi e causi danni a persone, proprietà o all'ambiente. La sua valutazione e gestione sono fondamentali in ogni ambiente lavorativo al fine di garantire la sicurezza sul luogo di lavoro. E' importante richiedere identificare le sorgenti di accensione, valutazione dei materiali combustibili presenti e analisi delle vulnerabilità strutturali. Solo attraverso una comprensione approfondita di questi elementi è possibile sviluppare un piano di prevenzione e risposta efficace.


Il rischio incendio all'interno del DVR

Il rischio incendio rientra tra quei rischi specifici che necessitano di essere analizzati attraverso una dettagliata relazione tecnica, inserita all'interno del Documento di Valutazione dei Rischi.


La procedura per la valutazione del rischio incendio segue le linee guida stabilite dal D.M. 03/09/2021 il quale stabilisce i criteri per la valutazione del rischio incendio nelle attività produttive abolendo la vecchia normativa di riferimento (10 marzo 1998).


rischio incendio


Questo include la specificazione delle misure preventive e protettive da adottare per minimizzare la possibilità di un incendio o per limitarne gli effetti in caso di evento.

Nel corso dell'analisi del rischio, lo specialista identifica gli elementi che contribuiscono alla formazione del cosiddetto triangolo del fuoco, ossia la simultanea presenza di combustibile, comburente e fonte di accensione.

Vengono inoltre individuati e valutati tutti quei fattori che, se non adeguatamente gestiti, potrebbero aumentare il rischio. Oltre alle misure preventive mirate a prevenire l'insorgenza di incendi, è fondamentale implementare misure di protezione contro il fuoco e sistemi di lotta antincendio, assicurando che ogni spazio lavorativo sia dotato di dispositivi antincendio per un'azione tempestiva in caso di emergenza.


Come si attiva: sorgenti di attivazione

La minaccia di un incendio è una realtà in ogni ambiente lavorativo, influenzata dalla presenza di impianti (come quelli elettrici), strumenti di lavoro, materiali e sostanze utilizzate, nonché dalle zone di stoccaggio.


Affinché un incendio si inneschi, è necessaria la combinazione di 3 elementi:

  • il combustibile (che può essere liquido, solido o gassoso),

  • il comburente (ossigeno),

  • una sorgente che provochi l'accensione (ad esempio, una scintilla).


Come prevenire il rischio incendio?

Le linee guida tecniche per la prevenzione degli incendi vengono stabilite attraverso decreti ministeriali, elaborati con la consulenza del Comitato Centrale Tecnico-Scientifico per la Prevenzione Incendi. Queste normative si basano su principi tecnico-scientifici consolidati e mirano a prevenire specifici scenari di rischio.


Esse delineano:

a) Provvedimenti e strategie operative mirate a minimizzare il rischio di scoppio di incendi ed esplosioni, intervenendo sulle potenziali fonti di innesco, sui materiali combustibili e sull'ossigeno, mediante l'adozione di dispositivi, sistemi e procedure adeguate.

b) Interventi volti a contenere gli effetti nocivi di incendi ed esplosioni, attraverso l'impiego di sistemi di sicurezza, caratteristiche costruttive specifiche e misure di emergenza quali vie di fuga, distanziamenti e compartimentazioni.


Cosa dice la normativa?

Oltre alla normativa citata in precedenza (Decreto Minicodice del 03/09/2021) ricordiamo anche il decreto ministeriale del 3 agosto 2015, noto come Codice di Prevenzione Incendi o Testo Unico di Prevenzione Incendi, introdotto dall'art. 15 del decreto n. 139/2006, costituisce la base normativa di riferimento, anche se non si applica universalmente a tutte le attività sottoposte alla vigilanza dei Vigili del Fuoco.

Gli interventi preventivi si concentrano sui fattori che influenzano l'origine dell'incendio, riducendone la possibilità di insorgenza. Tra questi si includono la corretta destinazione d'uso degli spazi, la limitazione del potenziale incendiario, l'installazione e la manutenzione secondo gli standard vigenti di impianti tecnici e tecnologici, il rispetto di specifici divieti (es. no al fumo e all'uso di fiamme libere), l'adeguata preparazione delle aree a rischio e la formazione del personale su come prevenire l'avvio di un incendio.


Per quanto riguarda la valutazione del rischio bisogna fare riferimento al decreto legislativo 81/2008 in quanto questa specifica valutazione rientra nel documento di valutazione dei rischi, altresì noto come DVR: Di seguito spieghiamo come effettuare questa valutazione.


Come effettuare la valutazione del rischio incendio?

La valutazione di questo rischio specifico è utile al datore di lavoro per analizzare eventuali rischi incendio nella propria attività e per capire come agire in caso il rischio si concretizzi.

Posso distinguere tra:

  • luogo di lavoro a rischio incendio basso

  • luogo di lavoro a rischio incendio non basso.


Quando si valuta il livello di rischio incendio in un luogo di lavoro, la definizione di una strategia antincendio appropriata dipende dalla classificazione del rischio stesso.

  1. Per ambienti di lavoro con un livello di rischio incendio categorizzato come "non basso", l'elaborazione di un piano antincendio adeguato deve seguire le direttive stabilite dal Decreto Ministeriale del 3 agosto 2015, noto come il "codice di prevenzione incendi". Questo codice fornisce un insieme complesso di norme e criteri progettuali specifici volti a garantire la sicurezza e la protezione da incendi in ambienti con rischi più elevati.

  2. Nei casi in cui il rischio incendio viene considerato basso, la riduzione e la gestione del rischio seguono invece le linee guida del Decreto Ministeriale del 3 settembre 2021, denominato "minicodice". Quest'ultimo propone un approccio semplificato e più accessibile per gli ambienti di lavoro con rischi incendio minori, offrendo criteri di mitigazione adeguati a tali contesti.


La distinzione tra questi due approcci evidenzia l'importanza di una valutazione accurata del livello di rischio incendio, che consente di applicare le misure di prevenzione e protezione più idonee e efficaci per la specifica realtà lavorativa.


Misure di protezione nei luoghi di lavoro

Le misure di protezione dall'incendio mirano a limitare la diffusione e l'intensità del fuoco entro soglie di sicurezza gestibili. Queste possono essere classificate in:


Misure di protezione passiva:

finalizzate a minimizzare i danni strutturali e a contenere gli effetti dannosi dei prodotti della combustione. Esempi includono:

  • La scelta oculata della posizione delle attività;

  • L'uso di elementi strutturali con adeguata resistenza al fuoco;

  • L'implementazione di distanze di sicurezza appropriate;

  • La creazione di compartimentazioni adeguate in base al carico di incendio presente;

  • Una disposizione intelligente degli spazi interni;

  • L'installazione di sistemi di ventilazione efficaci;

  • La progettazione di vie di uscita sicure e accessibili;

  • L'utilizzo di materiali con certificazione di reazione al fuoco.


Misure di protezione attiva:

indirizzate a controllare e ridurre lo sviluppo dell'incendio tramite dispositivi di spegnimento e sistemi di allarme. Tra queste si annoverano:

  • Sistemi automatici per la rilevazione degli incendi;

  • Impianti adeguati per l'allarme e la segnalazione;

  • Dispositivi per l'evacuazione di fumi e calore;

  • Impianti fissi o automatici di estinzione incendi;

  • Illuminazione di emergenza;

  • Estintori portatili e altri mezzi di spegnimento manuali.


Per assicurare un'efficace protezione, è cruciale scegliere le misure di sicurezza, sia attive che passive, basandosi su un'accurata valutazione dei rischi legati all'evoluzione dell'incendio.

È essenziale che enti e privati responsabili di attività soggette a controlli antincendio mantengano tutte le misure di sicurezza in perfetto stato di funzionamento, svolgendo regolari controlli e manutenzioni. La mancata osservanza di questi obblighi può portare alla revoca della validità delle autorizzazioni come la SCIA e richiedere la riattivazione dei procedimenti di prevenzione incendi.


Formazione del personale

Una componente cruciale nella gestione del rischio incendio è la formazione approfondita del personale. La conoscenza e la consapevolezza dei lavoratori riguardo alle potenziali fonti di incendio, ai metodi di prevenzione, e alle procedure da seguire in caso di emergenza sono fondamentali per minimizzare i rischi e garantire una risposta efficace ed efficiente. Programmi di formazione dedicati dovrebbero coprire aspetti quali l'uso corretto degli estintori, la comprensione dei piani di evacuazione, il riconoscimento dei segnali di allarme e l'addestramento specifico su come reagire in presenza di fumo o fuoco.


Inoltre, la formazione dovrebbe essere regolarmente aggiornata e ripetuta per assicurare che tutte le conoscenze siano sempre attuali e fresche nella mente dei dipendenti. Implementare simulazioni di emergenza e drill pratici può inoltre migliorare la preparazione del personale, rendendolo più capace di agire con calma e decisione in situazioni di stress elevato. Questo investimento nella formazione del personale non solo accresce la sicurezza sul luogo di lavoro ma dimostra anche l'impegno dell'azienda nel proteggere i suoi dipendenti, clienti e risorse.


Conclusioni

La corretta valutazione del livello di rischio incendio in un ambiente lavorativo è fondamentale per stabilire la strategia antincendio più adeguata alla tua azienda. Che si tratti di adottare le misure complesse previste dal codice di prevenzione incendi per i luoghi con rischio "non basso" o di seguire le linee guida per ambienti a rischio basso, è essenziale che ogni organizzazione proceda con un'attenta analisi dei propri spazi. Questo processo non solo assicura la conformità con le normative vigenti ma garantisce soprattutto la sicurezza e il benessere dei lavoratori, minimizzando i rischi di incidenti devastanti. Adottare un approccio metodico e basato su criteri chiari e definiti rappresenta il primo passo verso la creazione di un ambiente lavorativo sicuro e protetto dall'eventualità di incendi. Contattaci e scopri come possiamo aiutarti.

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